AGRICULTURE è un progetto che ha come obiettivo principale la riqualificazione e il riuso di una ex-scuola rurale attraverso pratiche sperimentali di autocostruzione per l’inserimento residenziale, sociale, interculturale e lavorativo di 10 immigrati residenti sul territorio di Acquaviva delle Fonti, avviati entro un percorso professionalizzante di auto impiego nel settore dell’agricoltura sociale.Un progetto pilota, quindi, che si esprime su vari fronti e che matura al proprio interno impatti differenti.
In primis vi è l’opportunità di recupero e di riutilizzo di un manufatto storico dell’agro di Acquaviva che costituisce un duplice vantaggio per l’Amministrazione e la collettività: la sua rinascita come centro propulsore educativo e formativo sul territorio rurale e al contempo piattaforma vitale di pratiche sperimentali di natura sociale e a forte orientamento di sviluppo economico.
In secondo luogo vi è l’aspetto residenziale che caratterizza fortemente il Progetto e offre alternative ecocompatibili e virtuose di riuso di immobili pubblici a fini residenziali sociali senza attivare nuove costruzioni e soprattutto alimentando la pratica dell’housing rurale. In terzo luogo vi è il rinvigorimento e la valorizzazione produttiva dei terreni confiscati, precedentemente in abbandono, e che potranno altrimenti rivivere e divenire centri propulsivi di lavoro, produzione e sperimentazione di pratiche agricole biologiche e certificate che genereranno anche un indotto territoriale (stagionali, acqua, fornitori ecc.). In quarto luogo vi è la possibilità che il Progetto impatti positivamente sulle cittadinanze sotto il profilo culturale (sensibilizzazione sui temi interculturali), economico (possibilità di costituzione di Gruppi di Acquisto Solidali) e sociale (sensibilizzazione sui temi dell’integrazione e della convivenza civile).
Infine, ma non meno importante, vi è l’aspetto di risparmio economico per la spesa pubblica dell’Ente Locale, determinato dall’attivazione di una pratica sussidiaria che si orienta a ridurre i costi di istituzionalizzazione dei migranti ospitati solitamente in forma residenziale presso Case Alloggio e del loro ulteriore costo di sostentamento sociale in qualità di non percettori di reddito. Se a questi impatti di natura socio-economica a scala territoriale si aggiungono i benefici derivanti dalla replicabilità dell’intervento su scala metropolitana e più in generale presso Enti Locali interessati a condividerne il modello, l’efficacia del Progetto aumenta in proporzione. Va infine citata l’importanza che il Progetto riveste anche a carattere culturale e scientifico, sia per quanto riguarda gli aspetti di autocostruzione finora sperimentato prevalentemente in Nord Italia (ordine degli ingegneri e architetti), sia per quanto concerne le pratiche agricole a certificazione biologica che intendono esplorare la possibilità tra le altre di sperimentare colture autoctone estinte grazie al supporto scientifico dello IAMB di Valenzano (BA) che affiancherà il Progetto sotto il profilo della ricerca.